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Bullismo

LE REGOLE DELLA CONVIVENZA
(Anche stando insieme si impara, contro il dilagare del bullismo)

Anche il sistema d’istruzione risente ormai della presenza nelle scuole di alunni di diversa provenienza sociale, culturale, etnica e con differenti capacità ed esperienze di apprendimento; ciò impone il superamento di modelli e tecniche educative e formative tradizionali e l’adozione di metodologie, strumenti e contributi professionali adeguati alle nuove e diverse esigenze. In questo quadro si colloca l’insegnamento “Cittadinanza e Costituzione”, che offre a tutti gli studenti le necessarie opportunità per conoscere, apprezzare e condividere le regole fondamentali della convivenza e comprendere a fondo i principi della legalità e della democrazia.
La presenza di alunni provenienti da altre culture è un dato strutturale in continuo aumento nella società plurale e globalizzata in cui viviamo, e interessa, sia pure in maniera non uniforme, le istituzioni scolastiche delle grandi aree urbane, ma anche quelle dei medi e piccoli centri. Il fenomeno è generalizzato e complesso, e presenta aspetti problematici e criticità di non facile gestione e soluzione, che incidono negativamente sull’efficacia dei servizi scolastici e sugli esiti formativi, determinando insuccessi, abbandoni, ritardi nei percorsi di studio.
In effett,i l’elevata concentrazione nelle scuole di alunni con culture, condizioni, vissuti familiari e scolastici, situazioni di scolarizzazione e di apprendimento fortemente differenziati, impone l’abbandono dei consueti modelli didattici e l’adozione di tecniche formative ed educative più versatili, capaci di adattarsi a nuove e diverse esigenze.
Si è così ritenuto di intervenire con misure di programmazione, gestionali e organizzative, volte a garantire un equilibrato e funzionale assetto della realtà scolastica, effettive condizioni di parità e di generalizzata e piena fruizione del diritto allo studio.
In primis, si è data importanza al tema dell’orientamento dei flussi delle iscrizioni tra le varie istituzioni scolastiche e dell’equilibrata ripartizione degli alunni tra le classi, al fine di coniugare efficacemente l’obiettivo della massima inclusione con quello di una offerta formativa qualitativamente valida, che tenga conto delle situazioni di partenza e delle necessità di ciascun alunno. Solo l’inclusione e l’integrazione degli alunni stranieri può predisporre, nei loro confronti, condizioni paritarie che possano prevenire le situazioni di disagio e di difficoltà derivanti dai nuovi contesti di vita e di studio, e contribuire a creare la indispensabile condivisione delle norme della convivenza e della partecipazione sociale.
Altro utile strumento per superare le difficoltà legate a queste criticità è la promozione di un’adeguata diffusione della conoscenza della lingua italiana, talora assente o padroneggiata con competenze notevolmente differenti, che non sia più al livello di spontaneo registro utile alla comunicazione quotidiana, ma strumento per lo studio nell’ambito dell’itinerario scolastico. Al riguardo, è indubitabile che la conoscenza e la pratica della lingua italiana rappresentano una base sicura per il successo scolastico, e soprattutto uno strumento indispensabile per costruire una armoniosa coesione sociale.
Ugualmente, l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione – nuova disciplina introdotta nell’anno scolastico 2009/2010 – può rappresentare per tutti gli studenti l’occasione di acquisire i principi fondamentali della nostra società civile e democratica, e di conoscere l’ordinamento della Repubblica. Infatti, l’insegnamento interpreta i temi e i valori della Costituzione; della convivenza civile; dell’esercizio attivo e responsabile della cittadinanza in un’ottica di pluralismo istituzionale. I suoi contenuti si estendono ai temi della legalità e della coesione sociale, dell’appartenenza nazionale ed europea nel quadro di una comunità internazionale e interdipendente, dei diritti umani, delle pari opportunità, del pluralismo, del rispetto delle diversità, del dialogo interculturale, dell’etica della responsabilità individuale e sociale, della bioetica, della tutela del patrimonio artistico e culturale.
Domenico Barboni


Pubblicato su “Il Sole 24 Ore Scuola” n. 20 del 26 novembre - 9 dicembre 2010

 

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