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Diritto dell'immigrazione


Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia- Milano – Sentenza n. 2000 del 26 Luglio 2013

Lo straniero irregolare ha diritto all'assistenza sanitaria urgente.

Lo straniero presente irregolarmente sul territorio nazionale ha diritto di fruire di tutte le prestazioni che risultino indifferibili e urgenti secondo la normativa vigente, interpretata alla luce dei principi desumibili dalla giurisprudenza costituzionale.

 

Corte di Cassazione Sentenza n. 21362 del 21 maggio 2013

L'uso di lavoratori senza permesso di soggiorno è punibile solo se c'è dolo

La Cassazione ha stabilito che "l'errore, ancorché colposo, del datore di lavoro sul possesso di regolare permesso di soggiorno da parte dello straniero impiegato, cadendo su elemento normativo integrante la fattispecie, comporta l'esclusione della responsabilità penale".
Questo significativo e innovativo principio di diritto scaturisce dalla sentenza n. 21362/ 2013 in cui  è stato esaminato - e giudicato esente da responsabilità penale - il caso di un commerciante che era stato condannato sia in primo che in secondo grado, per aver impiegato un extracomunitario sprovvisto di permesso di soggiorno.

 

Corte Costituzionale – Sentenza n.202 del 18 Luglio 2013

Straniero. Ricongiungimento familiare.

Illegittimità costituzionale dell’art.5 comma 5 D.Lgs n.286/98 nella parte in cui prevede che la valutazione discrezionale in esso stabilita si applichi solo allo straniero che “ha esercitato il diritto al ricongiungimento familiare” o al “familiare ricongiunto”, e non anche allo straniero “che abbia legami familiari nel territorio dello Stato". ...Omissis

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tribunale Alessandria Ordinanza 3 luglio 2013 del Magistrato di sorveglianza

 

(STRANIERO – DIVIETO DI ESPULSIONE – CONVIVENZA CON PARENTE ITALIANO – COABITAZIONE)

Il divieto di espulsione previsto dall’art. 19, comma 2, lettera c), d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286 presuppone la convivenza dello straniero con un parente entro il secondo grado di nazionalità italiana; per convivenza non può essere ritenuta sufficiente una temporanea coabitazione, ma è invece necessaria l’esistenza di una relazione interpersonale caratterizzata da una stabile comunanza di vita e di affetti.

 

Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza 20.09.2012 n.15981

Le persone di orientamento omosessuale sono costrette a violare la legge penale del Senegal e a esporsi a gravi sanzioni per poter vivere liberamente la propria sessualità. Ciò costituisce una grave ingerenza nella vita privata dei cittadini senegalesi omosessuali che compromette grandemente la loro libertà personale.
Tale violazione di un diritto fondamentale, sancito dalla nostra Costituzione, dalla C.E.D.U. e dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, vincolante in questa materia, si riflette, automaticamente, sulla condizione individuale delle persone omosessuali ponendole in una situazione oggettiva di persecuzione tale da giustificare la concessione della protezione richiesta (status di rifugiato).

 

Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza 14.03.2012 n. 4110.

Il pieno ed incondizionato rispetto dei diritti fondamentali della persona comporta il riconoscimento dell'assegno di invalidità civile allo straniero regolare soggiornante in Italia. Infatti una volta che il diritto a soggiornare alle condizioni previste dalla legge non sia in discussione, non si possono discriminare gli stranieri, stabilendo, nei loro confronti, particolari limitazioni per il godimento dei diritti fondamentali della persona, riconosciuti invece ai cittadini italiani.
 

 

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